L’artigiano dietro ai nostri costumi di scena: Fabrizio Fedi

Fabrizio Fedi è il fondatore del gruppo Lumen Invoco. Ex-performer e insegnante, oggi cura la nostra immagine e realizza per noi costumi di scena artigianali di altissimo livello.

Attraverso quale esperienza hai conosciuto l'arte del poid pois?

Ho scoperto la pratica del pois nel 1999 durante un viaggio in Thailandia. Un giorno mentre ero in spiaggia, da lontano, ho notato una ragazza che muoveva le braccia. Data la distanza non riuscivo a capire cosa facesse. Poi si è avvicinata ed è allora che ho potuto vedere che stava roteando queste sfere che, a seconda di come si muoveva, le giravano attorno al corpo in un modo diverso. Ne sono rimasto incredibilmente affascinato, così tanto che per tutta la vacanza mi sono dedicato all’apprendimento di questa arte. Quando poi ho visto praticare il pois di sera con il fuoco acceso, mi sono commosso.

Come hai avuto l’idea di formare un gruppo di artiste?

L’idea del gruppo è nata di conseguenza al mio viaggio. Praticare il pois mi aveva rimesso in movimento e questo mi aveva donato un grandissimo beneficio fisico e mentale che ho ritenuto importante condividere, partendo dalle persone che mi stavano intorno. Molte di loro, come me, sperimentando questa pratica, si sono appassionate e da quel momento abbiamo iniziato ad allenarci insieme. A quel punto ho pensato che avrei potuto esaltare una cosa che già di per sé era spettacolare creando coreografie sincronizzate, al fine di amplificarne l’effetto e rendere tutto ancora più interessante.

Come hai imparato a confezionare abiti?

Sin dall’inizio, oltre ad esibirmi, mi sono occupato della realizzazione dei costumi di scena del gruppo. Anche adesso che non mi esibisco più, continuo a curare l’immagine delle ragazze. Questo perché creare abiti è per me una grande passione. Già da bambino, per giocare, realizzavo dei piccoli vestiti. Crescendo ho avuto poi la possibilità di lavorare all’interno di un’azienda che confezionava abiti e questa esperienza mi ha permesso di comprendere come sviluppare e realizzare i progetti che ti vengono in mente. In fondo un vestito è un progetto che si realizza con davvero pochi elementi ma tanta creatività.

A cosa ti ispiri quando realizzi un nuovo modello?

L’ispirazione per i vestiti del gruppo arriva in maniera direttamente proporzionale al tipo di suggestione che di volta in volta vogliamo evocare. A seconda del contesto musicale, della tipologia di evento a cui sarà destinato lo spettacolo e al senso che si vuole dare alla performance, si crea l’abito più adatto a raccontare il nostro messaggio. In occasione di rievocazioni storiche o esibizioni che hanno luogo in castelli o borghi medievali si predilige un costume ed una stoffa scenografici. In occasione di matrimoni o eventi privati invece scelgo sempre outfit molto eleganti.

Quali accorgimenti adotti per la scelta delle stoffe?

Lavoro sempre con l’obiettivo di unificare l’immagine delle ragazze e per farlo seleziono stoffe e creo modelli che mi aiutano nel mio intento. L’altro aspetto di cui tengo conto quando creo costumi di scena per spettacoli di fuoco è la sicurezza di chi si esibisce. Prediligo quindi stoffe ignifughe come la lana. La lana ha un elevato contenuto di acqua e di azoto, per cui difficilmente prende fuoco, se non a temperature assai più elevate di quelle che bastano per far incendiare tessuti quali cotone, poliestere o acrilico. Questo la rende il miglior tessuto per la realizzazione dei nostri costumi.

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